Friends of MIRAI: la ciurma incontra Alberto Gennari

MIRAI BAY incontra Alberto Gennari, Founder & CEO di WeOne

Chi trova un amico, trova un tesoro – e noi di MIRAI BAY non perdiamo l’occasione per arricchirci di consigli, esperienze e relazioni. Lo scorso martedì 8 novembre il nostro loft di via Mecenate ha accolto Alberto Gennari, Founder & CEO di WeOne: una società che ha superato i confini della consulenza per focalizzarsi sulla creazione e sulla facilitazione di percorsi di lavoro per organizzazioni internazionali.

L’incontro è avvenuto nel solco di Friends of MIRAI, una sessione periodica di Q&A e confronto con professionisti e advisor esterni, personalità di spicco con cui abbiamo intessuto un legame fecondo. Nel caso di Alberto, potremmo dire che “galeotto fu il libro e chi lo scrisse”: la nostra amicizia è nata infatti dalla pubblicazione del suo saggio Innovation Rhapsody, del quale abbiamo curato il sito web dedicato.

Proprio a partire da alcuni spunti offerti dal volume, si è sviluppato il nostro meeting, che ha sollecitato intensi momenti di riflessione, messa in gioco e lavori di gruppo. Tema principale: le migliori modalità per gestire le riunioni e la comunicazione con i clienti. Dai diversi livelli di conversazione ai tips per presentare idee di progetto, passando per obiettivi strategici, contenuti e tempistiche.

Tra successi e letture: i consigli di Alberto Gennari

I consigli di Alberto Gennari sono il frutto di una lunga carriera, durante la quale ha collaborato con numerosi big player del mercato: Vodafone, Ferrero, Campari Group, Volkswagen Group, FCA Group, Banco BPM, Unicredit e la Harvard Business School sono alcune delle realtà che costellano di successi il suo percorso.

Sulla base della sua esperienza, il CEO di WeOne ci ha ricordato l’importanza della semplicità per persuadere: “Semplificate per amplificare. La vostra comunicazione deve essere come i tori stilizzati di Picasso, un esempio spesso usato nel training college di Apple: è fondamentale ridurre il messaggio all’essenzialità, ai soli elementi senza i quali non sarebbe identificabile”.

Alberto, però, è anche un lettore vorace, che cerca senza posa ispirazione da altri esperti del settore. Così, citando il modello descritto dall’advisor e bestsellerista Jim Collins, ci ha lasciato un suggerimento davvero prezioso.

“Migliorare le tempistiche, reclutare nuovi clienti, gestire il parco attuale, implementare l’Academy: su ciascuna delle attività che decidete di mettere in campo, focalizzate la vostra ambizione. Aggiungete un po’ di creatività empirica, che vi consenta di capire come svilupparla a modo vostro, quali elementi includere per renderla intrigante. È poi importante che ci sia, da parte vostra, una paranoia produttiva, che trasformi quello che vogliamo raggiungere in una visione. Infine, dovrete avere una disciplina fanatica che vi spinga a provarci ogni giorno”. 

“Se manca anche uno solo di questi aspetti, come afferma Joel Barker, la visione da sola è solo un sogno, l’azione senza visione occupa solo il tempo, mentre l’azione con una visione può cambiare il mondo. Se non combinate tutti gli ingredienti, decidendo insieme cosa abbia senso fare, il vostro progetto non potrà funzionare”. 

“Esperienza e insegnamenti a servizio dei Miraiers”: il commento del nostro CEO Lorenzo Ferrari

Così Alberto descrive la nostra realtà: “MIRAI BAY non è una somma di competenze diverse, ma una vera community of practice che si alimenta della qualità delle relazioni con chi ne fa parte e con i clienti: ogni progetto diventa un’occasione di sperimentazione e crescita. La sua stima nei nostri confronti non può che spronarci a puntare sempre più in alto. 

“Ho voluto fortemente che Alberto tornasse in MIRAI dal vivo, nei nostri uffici, insieme a tutti i nostri ragazzi: il suo carisma è magnetico e i suoi consigli preziosi e colmi di esperienza”, commenta il nostro CEO Lorenzo Ferrari, il cui rapporto con il fondatore di WeOne ha ormai oltrepassato i limiti puramente lavorativi. 

“Alberto Gennari è stato per me un mentore e poi un amico. Nel tempo, gli addendi sono rimasti gli stessi, ma con ordine inverso: avere la possibilità di confrontarsi con persone amiche del suo calibro è una fortuna straordinaria”.

Non solo Friends of MIRAI: come diventiamo una squadra affiatata

Friends of MIRAI è una delle iniziative con cui coinvolgiamo i nostri collaboratori per evolvere come squadra. Oltre a frequenti occasioni di tutoring e brainstorming, organizziamo incontri che non solo rendono il gruppo più affiatato, ma anche favoriscono il coordinamento tra i team e il C-Level. In particolare, sono tre i momenti clou per la ciurma: i Team Case Studies, i Culture Meeting e i Mirai Days.

I Team Case Studies ci permettono di condividere i nostri errori, i nostri risultati, le strategie e le tecniche che abbiamo validato. Oltre ad aiutarci a capire quali passi non ripetere, ci consentono di far conoscere a tutti i clienti che seguiamo. 

I Culture Meeting, invece, sono riunioni mensili per allinearci con gli obiettivi di MIRAI, per esporre dubbi, proposte, fare domande ai C-Level e dare o raccogliere feedback.

Infine, i Mirai Days sono l’evento aziendale più atteso dalla ciurma: semestralmente riflettiamo sul periodo appena trascorso e sugli step da intraprendere, ci stimoliamo a vicenda in lavori di gruppo e ci prendiamo il nostro tempo per divertirci insieme, talvolta immersi in scenari mozzafiato (come nel caso dell’ultima edizione: forse ricorderai che lo scorso giugno abbiamo trascorso qualche giorno tra le spiagge e le delizie della Puglia). 

L’insieme di appuntamenti che proponiamo a tutti i componenti della nostra squadra non punta solo a potenziare la nostra expertise con momenti di formazione: l’obiettivo che perseguiamo sul lungo termine è quello di rafforzare l’alleanza che costruiamo con i nostri collaboratori, un legame duraturo che affonda le radici in un ambiente giovane, accogliente, proattivo, dove possiamo crescere insieme.

Non ci limitiamo, però, a prenderci cura dei Miraiers: vogliamo anche formare i professionisti del futuro. “La vostra Academy – afferma Alberto Gennari – diventerà un luogo per coltivare i talenti, mettendo a disposizione la vostra conoscenza anche ai clienti perché non vi chiedano semplicemente di svolgere determinate mansioni, ma si nutrano ogni volta nel comprendere il senso profondo delle vostre scelte strategiche. Questo grazie anche al mix innovativo di sapere e competenze che offrite prima a voi stessi e, di conseguenza, agli altri stakeholder”.

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