CASE STUDY – Come abbiamo ottenuto 3000 lead grazie all’enigmistica?

Immagine di un cruciverba contenuto in un periodico d'enigmistica

Immagina: è ancora piena estate. Sei in vacanza, con le onde del mare a cullarti o i freschi profumi di montagna ad abbracciarti. All’ombra dell’ultimo sole vuoi assecondare la tranquillità delle ferie tenendo attiva la mente: dal tuo zainetto estrai un periodico d’enigmistica e cominci a compilare sudoku e cruciverba. Ti intestardisci su un indovinello fino a quando non riesci a risolverlo, e il piccolo successo ti si spande con calore nel cuore: finalmente, ce l’hai fatta. 

Tutti, almeno una volta, abbiamo vissuto un’esperienza simile, ed è qui che risiede la forza dei periodici d’enigmistica: essere il passatempo preferito di milioni e milioni di italiani, di qualsiasi età e da qualsiasi regione. Puoi sfogliarne le pagine in una pausa solitaria, oppure puoi lasciare che familiari e amici ti circondino per trovare insieme la risposta giusta. È un’eccezionale calamita per l’attenzione, che aggancia i giocatori e li coinvolge in una divertente competizione contro sé stessi.

Per questo, i periodici d’enigmistica sono un amo infallibile anche per le strategie di marketing.

Non ci credi? La nostra Monetization Specialist & Head of Content Giulia Cavallini l’ha provato sulla sua pelle tra luglio e agosto, lavorando al fianco di un noto talent della cucina: l’abbiamo intervistata per scoprire com’è riuscita a ottenere quasi 3000 lead in sole 2 settimane.

Enigmistica e marketing: dallo scenario all’idea

Tutto è cominciato dalla necessità di rivitalizzare la newsletter del talent, reingaggiando gli iscritti e trovandone di nuovi in vista di corsi e prodotti da vendere nei mesi di ottobre, novembre e dicembre.

La mailing list, forte di 65 mila utenti, era ferma da dicembre 2022: mandare una nuova mail dal nulla avrebbe comportato un grande rischio, la disiscrizione in massa di molte persone. In linguaggio tecnico, diremmo che il target era ancora freddo, troppo freddo per ricevere già comunicazioni a scopo commerciale.

C’era bisogno di un approccio più discorsivo.

Così, in Giulia ha cominciato a svilupparsi l’idea geniale: “Qualche anno fa avevo adottato con un cliente un format d’enigmistica, che sui social si era rivelato una soluzione vincente. L’insight che allora avevo ottenuto è che gli utenti sono molto inclini a interagire con i contenuti quando prevedono un gioco e un basso livello di effort. A maggior ragione se sono coinvolti media forti e volti noti”.

20+ giochi per 3000 lead: la strategia

La strategia messa in campo si è mossa su due fronti: quello degli iscritti alla newsletter e quello della lead generation. In entrambi i casi, la bussola che ha guidato Giulia è stato il concetto do ut des: per ricevere valore, devi prima dare valore. Si è quindi scelto di puntare sull’offerta gratuita di un prodotto che normalmente gratuito non è.

“L’enigmistica è un’attività perfetta per l’estate, da svolgere sotto l’ombrellone o dopo una camminata in montagna – ci ha spiegato Giulia. – Per questo, insieme al resto del team ho pensato a un e-book gratis, L’Enigmistica in Cucina, che conteneva più di 20 giochi, tutti a tema culinario. Per i quiz ci siamo ispirati a periodici come La Settimana Enigmistica e a trasmissioni come Reazione a catena o La cucina italiana”.

Da un lato gli iscritti alla newsletter, che a partire da luglio avevano cominciato a ricevere una sorta di diario del talent (ricette e racconti di vita vissuta), hanno potuto scaricare l’e-book in regalo nella mail inviata ad agosto. Dall’altro, per acquisire nuove lead, L’Enigmistica in Cucina è stata promossa direttamente sui canali social del talent, indirizzando gli utenti a un form da compilare che ha consentito di ottenere le loro informazioni di contatto.

Promuovere L’Enigmistica in Cucina: i contenuti social

Per promuovere L’Enigmistica in Cucina, Giulia si è occupata della creazione di grafiche statiche e animate da pubblicare sui canali social del talent. Il vero successo, però, è arrivato coinvolgendo il talent in un breve video. Ci ha raccontato Giulia: “Abbiamo realizzato insieme al talent un video di 10 secondi, che ha totalizzato il doppio delle performance rispetto agli altri contenuti”.

“Questo significa – ha continuato la nostra Monetization Specialist – che quando abbiamo un talent, un volto, che gode di fama e di una forte personalità, basta poco per ottenere ottimi risultati. Non importa spendere migliaia di euro in contenuti: a noi è bastato un video frontale in cui il talent parlava e a cui abbiamo aggiunto i sottotitoli, oggi essenziali visto che molti utenti guardano i video senza audio”.

Ma quindi, quali risultati abbiamo raggiunto?

Risultati e budget della nostra strategia

L’intera campagna ha permesso di totalizzare 2541 lead, di cui 2215 iscritti alla newsletter.

Si tratta di un tasso di iscrizione molto alto, rispetto a un tasso di unsubscription ben al di sotto delle aspettative: di 500 utenti che pensavamo si sarebbero disiscritti, solo 120 effettivamente hanno abbandonato la mailing list.

Inoltre, se da un lato la nostra comunicazione era rivolta a un target generico e il costo per lead è rimasto uguale per tutte le fasce d’età, è stato il target avanzato, tra i 45-64 anni, a dimostrarsi ottimale.

Raggiungere questi risultati ha richiesto 2 settimane e nessun investimento particolare. Per scoprire la cifra che abbiamo speso (e trovare altri 3 termini presenti in questo articolo), mettiti alla prova con il nostro crucipuzzle: 

Un crucipuzzle in cui è possibile scoprire quanto abbiamo speso per la nostra campagna: la risposta è 300 euro. Altre tre parole presenti nel cruciverba sono: talent, lead generation ed enigmistica.

Niente male, vero?

Ora, però, è il tuo turno: hai l’occasione di mettere noi alla prova. Se ti interessa imbarcarti in una strategia di lead generation, contattaci: clicca qui.

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