Un anno e mezzo di chiusure forzate e ingressi contingentati non ti hanno ancora convinto sull’importanza di essere presente online?!
Sappi che, ancor prima della pandemia, c’è chi ha triplicato i propri clienti (ed anche il fatturato!) grazie ad una buona strategia online.
Basta con le premesse, vado al sodo!
Il cliente in questione è una catena di saloni di parrucchieri a Milano ed in questo campo, come in tanti altri, la concorrenza in città è altissima.
Se ti stai chiedendo cosa c’entra il tuo business con un salone di parrucchieri, pensa che entrambi traete vantaggio dal numero di persone che vi conoscono e scelgono di affidarsi a voi.
L’online è il luogo in cui le persone si informano e scelgono. Quindi, che tu abbia un ristorante, una lavanderia o un centro di toelettatura per barboncini toy, l’obiettivo è essere notato e scelto.
Ma torniamo a noi. Come farsi conoscere da nuovi potenziali clienti sbaragliando la concorrenza?
Ti spiego come abbiamo portato traffico nei saloni.
Innanzitutto, avevamo due bisogni da soddisfare:
- Consapevole, ovvero donne in cerca di un nuovo parrucchiere
- Latente, ovvero decine di donne stufe del solito look, ma con poca voglia di cercare un parrucchiere diverso.
Se per il primo ci è venuto in aiuto il nostro caro Google Ads, facendo risultare ogni qualvolta una donna ricercasse consapevolmente un nuovo parrucchiere, per il secondo è stato Facebook Ads a farla da padrone, con immagini che farebbero cambiare parrucchiere anche alla Regina Elisabetta.
Naturalmente entrambi i tool erano strettamente localizzati intorno ai saloni, perché se è vero che per essere belle le donne farebbero Milano – Lecce a piedi, d’altra parte bisogna risolvere qualsiasi obiezione che impedisca la conversione. Anche la posizione geografica!
Ma cosa promuovere e dove far atterrare gli utenti?
È fuori dubbio che quando le persone vogliono vedere il risultato finale (del tipo: “Quanto starei bene con quelle Beach Waves fatte in modo così naturale?!”), poco importa di quanto siano pazzeschi i prodotti utilizzati o il salone arredato in modo lussuoso e super chic.
Il nostro cliente, di per sé bravissimo e lungimirante, aveva capito che anticipare l’orario di apertura del salone poteva essere un vantaggio non da poco. È stato infatti benedetto dalla sciura milanese doc che trascorre le classiche 9-18 in ufficio. Chapeau!
Ma l’asso nella manica di questa strategia è stata lui, il CHATBOT.
Abbiamo utilizzato questo strumento incredibile per tutte le attività (oggi ci sono un po’ più di restrizioni, ma ne sono comunque innamorata):
- Veicolare il traffico nel salone più vicino
In base alla percentuale di click su ogni salone, abbiamo intercettato quello più gettonato e capito dove investire maggiori risorse ed energie per migliorare i dati. - Veicolare particolari promozioni
Se, infatti, le promozioni non sono nulla di nuovo, un buon flow con le opportune domande e filtri ci ha permesso di proporre la promozione giusta alla persona giusta (Capelli crespi? Ecco la tua promo. Ogni riccio un capriccio? Eccone un’altra. Liscio effetto seta? Abbiamo una promo anche per te).
La parola d’ordine? PERSONALIZZAZIONE.
Con il chatbot abbiamo fatto la qualunque:
- accrediti speciali per gli eventi in salone (quando erano ancora possibili, ora state buoni, non si fa!);
- interrogare i nostri utenti sulle loro preferenze e sui loro bisogni perché, diciamocelo, qualsiasi attività commerciale (e non) risponde ai bisogni delle persone.
E quale miglior modo per scoprirli se non chiederlo direttamente all’interessato?
Se la domanda “Eh, ma come fai a sapere che deriva dall’attività online?” è lecita, la risposta è più semplice di quanto pensi.
No, non abbiamo confrontato nome e cognome sul chatbot con i nominativi in salone, ma abbiamo distinto tutto che ciò che era online da quello veicolato offline (promo, eventi) ed ecco che allora diventa molto più semplice valutare il ritorno delle tue attività di digital marketing.
Indipendentemente da questo tipo di tracciamento, farsi vedere online è fondamentale anche solo per rimanere impressi nella mente di potenziali clienti, perché se un giorno saranno di fronte ad una scelta, tra te ed un altro perfetto sconosciuto, la loro preferenza ricadrà sempre sulle attività di cui hanno memoria (consapevole e non).
Ed ora che l’articolo è finito, non andare in pace, ma chiedeti: “Quanto è online la mia attività offline?”.
Fammelo sapere nei commenti.
Marta