Ormai è chiaro: fare digital marketing è essenziale per lo sviluppo di qualsiasi business, in ogni fase della sua crescita. Per diventare o rendersi competitivi nel tempo, tanto una grande multinazionale, quanto una giovane startup, un intermediario o un consulente dovranno approdare al digitale.
In particolare, le giuste strategie di content marketing possono aiutare. A riguardo, abbiamo avuto il piacere di confrontarci con Nicola Vernaglione, Head Manager di CREAZIONEIMPRESA SRL- SB.
Implementare il digital marketing: la scelta di CREAZIONEIMPRESA
CREAZIONEIMPRESA è una società benefit, nata dall’esperienza di un network di professionisti al servizio di startup e PMI. Una rete di consulenti, formatori, commercialisti, mentor, coach, innovation manager e startup advisor, che sostengono l’imprenditorialità e promuovono l’innovazione.
La società ha scelto il digital marketing all’inizio della sua attività: “Oggi come oggi – ci spiega Nicola – non se ne può fare a meno. Per mia volontà, siamo nativi digitali, se così si può dire. La gestione della parte digital è interna e svolta da risorse dedicate”.
Sfruttare il content marketing per la lead generation
L’approccio digital di CREAZIONEIMPRESA prende forma soprattutto nell’utilizzo strategico del content marketing, che permette di raggiungere un alto tasso di lead generation: “Pubblichiamo articoli sul blog del nostro sito, mettiamo a disposizione e-book e corsi on demand sulla nostra piattaforma Academy e siamo presenti sui social – Instagram, LinkedIn, Facebook. Su Youtube carichiamo contenuti video, come i video caffè, i nostri webinar e il nostro format delle 30 domande, di cui faremo un podcast al termine delle 10 puntate”.
Prosegue Nicola: “L’80% dei nostri lead arriva dalla lettura degli articoli, dai post su LinkedIn, dagli e-book, con una conversione prossima al 30%“.
L’enorme produzione di risorse gratuite si è rivelata premiante: “Ci porta molti lead già qualificati, perché ci conoscono: ci è capitato diverse volte che chi ci ha scritto avesse già visto i nostri contenuti e ci chiedessero direttamente cosa dovesse fare, senza il bisogno di ulteriori spiegazioni. Questa è una bella soddisfazione“.
La lead generation avviene quindi principalmente in organico, ma CREAZIONEIMPRESA svolge anche altre attività: “Per la pubblicità a pagamento, utilizziamo soprattutto Google e LinkedIn, mentre sfruttiamo pochissimo Facebook, tranne in alcuni casi. Collaboriamo anche con Startup Kicks, che ci crea dei lead sugli iscritti alla loro newsletter, e partecipiamo a interviste”.
Tra formazione e consulenza: l’Academy di CREAZIONEIMPRESA
Qual è il target di riferimento di CREAZIONEIMPRESA?
“Il nostro target – ci spiega Nicola – sono le startup già avviate. Le nostre attività non comprendono la modellazione del business, perché ci occupiamo di realtà che sono già sul mercato o che comunque hanno già definito il business model. Dal punto di vista anagrafico, la maggior parte delle nostre startup sono di quarantenni e cinquantenni già formati, con alle spalle disponibilità finanziarie”.
Il target influisce anche sui contenuti condivisi sulla piattaforma Academy, attraverso cui la società persegue la propria vocazione educativa: “La nostra Academy è spostata su contenuti pratici piuttosto che su un’informazione generica sulla condizione d’impresa. Più che formazione, è consulenza: sotto la veste della formazione, noi suggeriamo cosa fare e come. Sono contenuti per chi vuole non solo imparare, ma anche, se ha voglia e tempo, vuole mettere in pratica gli insegnamenti”.
A testimoniare che CREAZIONEIMPRESA occupa un avamposto in ambito formativo, la collaborazione con IPSOA, servizio online di informazione professionale: “Visto che siamo forti e in vista, ci hanno proposto di realizzare un master su Startup Specialist, che diventa un ulteriore modo per generare lead. Il corso partirà a novembre, ma sono già arrivate le prime iscrizioni”.
I prossimi passi: quali obiettivi nel digital marketing?
Per il suo futuro, CREAZIONEIMPRESA ha scelto di supportare in modo massiccio i prodotti consultech che sta lanciando: “Abbiamo più obiettivi di promozione di prodotto. Inventeremo qualche altro format, stiamo lavorando alla promozione di altri due ebook, e in questo modo spingeremo i singoli prodotti e servizi. Soprattutto i prodotti, perché il nostro obiettivo è che tra dieci anni la gran parte del fatturato venga dalla parte del consultech, piuttosto che del know-how”.
“Ovviamente, – conclude Nicola – quando inizi un processo di consultech non sono tutti lì ad aspettare a te. Intanto, però, stiamo sviluppando e mettendo sul mercato nuovi prodotti, oltre a migliorare quelli che abbiamo. Puntiamo ad arrivare al 2030 con un’offerta di prodotti digitali importante“.