MIRAI DIARIES – Millennials & Wine. Vinitaly 2018

Joe Bastianich investe sul digital e sui giovani italiani: così nasce Mirai Bay

VERONA, 17 Aprile – Vinitaly diventa la prima occasione pubblica di alzare il sipario su Mirai Bay, la nuova avventura imprenditoriale di Joe Bastianich in Italia. Una giovane agenzia di Web & Digital Marketing che propone un approccio diverso al mondo delle campagne, della comunicazione e della vendita di prodotti e servizi su canali digitali e piattaforme social.

Mirai Bay è una realtà che incarna l’anima italoamericano del suo co-fondatore, guardando ai centri d’eccellenza statunitensi per adottare le più avanzate tecniche di innovazione, come Growth Hacking e Design Thinking che caratterizzano le professionalità del team, e combinandole con un’attitudine e un approccio del tutto guidati dalla cura dei dettagli e lo stile italiano.

La squadra di fondazione è formata da quattro giovani professionisti – Marco Brignoli, Lorenzo Ferrari, Gabriele Tirelli e Alessandro Via – che insieme ad un network più ampio di collaboratori selezionati disegnano “su misura” campagne di vendita e comunicazione online mirate a raggiungere in modo efficace l’audience giusta, al momento giusto e nel posto giusto, ottimizzando l’investimento promozionale.

Nell’occasione di Vinitaly, presso il moderno spazio Wine2Digital, Joe Bastianich ed il team di Mirai Bay hanno quindi portato una nuova prospettiva di osservazione della relazione tra i produttori di vino e un gruppo particolare di consumatori finali: i millennials (i.e. i giovani italiani nati tra i primi anni 80 e l’anno 2000).

Concentrarsi sui millennials significa approfondire una generazione complessa e fatta di contrasti -ad oggi rappresentano solo l’11% del consumo di vino in Italia – ma anche generalmente esigente e ad altissimo potenziale – al loro interno, il 79% ritiene che i marchi dovrebbero costantemente innovare la propria offerta ed il 49% ritiene che la comunicazione, se mirata ed intelligente, rappresenta un asset strategico per la marca.

Come la ricerca etnografica effettuata da Mirai Bay tra Gennaio e Aprile 2018 ha evidenziato, si tratta infatti di un segmento di mercato caratterizzato da forte polarizzazioni nei confronti del vino -e degli alcolici in generale- per il quale un go-to-market generalizzato è inefficace ma deve lasciare strada ad un approccio più mirato e personalizzato.

Tra i trend più rilevanti sono emersi una ricerca della varietà accompagnata da una forte attitudine alla sperimentazione, andando a dissacrare anche alcuni timori reverenziali consolidati per le generazioni precedenti. È poi interessante rilevare una riscoperta dell’attaccamento e del valore del territorio, possibile espressione di un desiderio di affermazione dell’identità personale e di ricerca di autenticità in risposta all’uniformità di massa.

Gli insight di Mirai Bay hanno quindi permesso di identificare quattro archetipi di millennial di riferimento, funzionali per comprendere ad un livello superiore di profondità le aspettative ed i meccanismi di scelta dei propri consumatori. Nell’ecosistema esperienziale di oggi, nel vino come in altri settori, è infatti fondamentale ampliare la concezione dei propri prodotti e servizi per inquadrarli in un contesto di consumo più ampio e interconnesso e lo si può fare attraverso ricerche approfondite e campagne sempre più mirate e disegnate attorno target ben definiti.

È questa, in sintesi, la mission di Mirai Bay, ovvero abbattere le barriere tra brand e consumatori, creando nuovi modelli di coinvolgimento, relazione e scambio di valore.

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