MIRAI DIARIES – Storie di keywords e fiocchi rosa

Secondo episodio di “Mirai Diaries”. Spezzoni e vissuti di un’agenzia di digital marketing milanese, con sponda a New York, tra lavoro, divertimento e attività “extra curricolari”.

Gennaio. Anche in casa Mirai Bay è iniziato il nuovo anno. Nuovi propositi, nuove idee e un nuovo arrivo: benvenuto nella ciurma, Matteo!

Chiedi e ti sarà dato” declinava un noto personaggio storico. Ebbene, se Matteo vi chiede del budget, voi dateglielo. Non fatevi domande, i vostri lead e le vostre vendite… verranno moltiplicate.

Ah! Vi ricordate come era terminato il primo episodio? (Nel caso vi foste persi il Secret Santa natalizio, correte ai ripari qui). Beh, vi possiamo svelare che l’account del noto sito per adulti alla fine non è stato rinnovato. Ma il regalo è stato sicuramente tra i più apprezzati!

A proposito di passatempi, uno dei vantaggi di lavorare all’84 di Via Mecenate, oltre ad essere distanti 4 minuti da Linate per le fughe del week end, è quello di avere l’ufficio a ridosso di due noti locali meneghini.

Ad accorgersene sono stati i nostri Andrea, Jacopo, Giuseppe e Marco in una piccola avventura.

Prendete un giovedì qualsiasi, pronto a diventare unico.
Prendete una lunga giornata di lavoro, destinata a trasformarsi in un lunga nottata.
Prendete una pizza d’asporto e qualche bicchiere di vino dell’attrezzatissima cantina Mirai.

Otterrete gli ingredienti per una serata inaspettata e totalmente “random”.

Non entreremo nei dettagli della bisboccia, ma citeremo solamente alcune keyword che vi aiuteranno a ricreare il quadro generale della situazione.

Partiamo da “Evento privato”, quello nel quale i nostri eroi si sono bellamente imbucati senza invito, ma con molta arroganza. Proseguiamo con “Lista d’attesa”, quella in cui Marco era inspiegabilmente e casualmente presente con nome e cognome. “Noto brand di abbigliamento”, l’organizzatore della serata alla quale erano presenti svariati VIP e influencer (tra cui Marco, a questo punto). “Open bar”, la formula presente al bancone nonché protagonista della serata. La “Nebbia” che, oltre ad offuscare il grigio mattino milanese, ha opacizzato anche i riflessi di almeno un paio dei nostri eroi.

Vi assicuriamo che questo non è il classico modus operandi utilizzato in Mirai. Tuttavia, non chiedeteci come, l’indomani le performance lavorative sono persino migliorate. Se ci sentiamo di consigliarlo come metodo per incrementare la produttività in azienda?
Per ora no, siamo ancora in fase di testing.

Gennaio è poi volato via come un dente di leone al vento. Non senza piccoli momenti di gioia ed emozioni. Come quando Sara ha annunciato l’arrivo della quarta componente familiare. L’ha fatto un po’ così, a modo suo. A freddo tra una chiacchera e l’altra. Ma noi siamo tutti contenti e super felici per questo splendido fiocco rosa in arrivo!

Siccome siamo creativi e affini al cambiamento, ma ci piacciono anche le tradizioni, ecco che il venerdì in pausa pranzo ne stiamo consolidando una nuova. Proprio quello che ci voleva per iniziare gennaio con grinta.

Un’attività che nei secoli ha mietuto vittime lungo tutto lo stivale. Un passatempo che richiede affiatamento, coraggio, sfacciataggine e poco adatto ai deboli di cuore: lo scopone con asso pigliatutto.

Nel prossimo episodio sveleremo team, risultati e statistiche. Perché se tra le cose non importanti ce n’è una da prendere sul serio, quella è lo scopone.

Da Mirai per gennaio è tutto, ci si rivede con l’episodio di febbraio. Stesso posto, stesso blog, stesso ufficio… nuove avventure!

Stay hungry, stay asso pigliatutto.

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