Tornare alle basi: questa l’onda che abbiamo cavalcato nell’ultima edizione dei Mirai Days, ospitati dalle spiagge della Puglia. Lo scorso giugno ci siamo ritagliati qualche giorno di mare per dedicarci al nostro futuro, con un brainstorming tra amici prima che tra colleghi.
Se ci conosci da un po’, forse sai che i Mirai Days sono una nostra tradizione: un momento speciale di condivisione, in cui la ciurma si raduna per ripensarsi e migliorarsi. Negli ultimi anni siamo stati costretti a confrontarci online, in videochiamata, a causa della pandemia. Questa volta, finalmente, abbiamo potuto lavorare fianco a fianco, combinando l’occasione alle nostre tanto amate trasferte pugliesi (Mirai in Puglia, come le chiamiamo noi).
Il nostro CEO Lorenzo Ferrari ci ha raccontato l’esperienza: “Uno dei pilastri di MIRAI sono le persone. Vogliamo che i nostri ragazzi vivano bene, lavorando. Tra i momenti di condivisione annuali, ci sono i Mirai Days, che hanno sempre la stessa struttura: ci dividiamo in gruppi per realizzare progetti introspettivi, valutati reciprocamente. La squadra che vince si aggiudica un premio e la possibilità di portare avanti il suo output con calma, nel semestre successivo”.
Mirai Days 2022: perché, come e cosa abbiamo fatto
“Quest’anno – racconta Lorenzo – abbiamo deciso di lavorare sui nostri capisaldi: abbiamo cercato di capire come ottimizzare l’operatività con i clienti, come migliorare l’ambiente e la formazione interni e, lato partner, come potenziare l’offerta di Mirai Academy. Abbiamo quindi voluto tornare alle basi: come dico spesso ai C-level, al direttore operativo Vito Fasano e ai manager, ogni volta che dobbiamo rispondere a domande importanti, è bene partire dalle nostre vision e mission, cioè formare giovani intraprendenti che si impegnino nella crescita di progetti e di clienti, stando in team”.
D’altronde, Lorenzo condivide il pensiero dello scrittore Simon Sinek che, in un gettonatissimo TEDx Talk del 2014, rifletté sul tema della leadership che ispira all’azione: “Per Sinek, quando dobbiamo prendere una decisione, è fondamentale cominciare dal perché, per poi passare al come e al cosa. Se rendiamo il why prioritario, se ci interroghiamo continuamente sul perché delle nostre scelte, creiamo un circolo virtuoso e generativo”.
A questo punto, una domanda sorge spontanea: perché fare i Mirai Days?
“Non è obbligatorio ingaggiare il team in un’esperienza di questo tipo – ci spiega Lorenzo. – La maggior parte delle aziende non dedica del tempo a tutti i dipendenti, coinvolgendoli su valori e linee guida, perché è un lavoro impegnativo. Noi, invece, vogliamo contaminarci, rendere partecipi tutte le persone, informarle. I Mirai Days sono l’occasione per mettere sul tavolo i grandi principi che ci hanno sempre spronati e capire se siamo tutti allineati, se ancora li condividiamo: vogliamo che MIRAI sia di ognuno di noi“.
PS: se sei arrivat* fino a qui, ti sveliamo le altre buonissime ragioni dei Mirai Days 2022:
- mangiare pasticciotti;
- tuffarci in piscina dopo ore di lavoro;
- cantare la colonna sonora di Mulan di notte, a squarciagola.
Guarda il VLOG realizzato da Mirai Studio per scoprire come è andata.
Ah, quasi dimenticavamo: buone vacanze da tutti i Miraier!